A trent’anni dalla sua Lettera alla classe operaia e in uno scenario drasticamente mutato, Sandro Antoniazzi torna a scrivere ai lavoratori, analizzando la crisi attuale e disegnando la strada possibile per superarla. Il collante delle ideologie, delle strategie sociali e delle grandi visioni è da tempo allentato, se non scomparso del tutto. Anche la classe operaia ha oggi un volto nuovo: è fatta di lavoratori che faticano a difendere il proprio posto, di precari, di giovani che non riescono a inserirsi, di immigrati che rischiano la vita cercando un po’ di fortuna per sé e per la famiglia. Ma è proprio questa classe lavoratrice, così eterogenea e frammentata, che ha il compito «di affrontare l’economia e la società attuali e orientarle verso un assetto più giusto».